Il colore delle tasse
Nell’ambito delle iniziative dedicate alla scuola da parte del Comune di Riccione, all’inizio dell’anno scolastico 2011-2012 ho formulato un progetto per l’area “Educazione civica” incentrato sul libro “Le belle tasse”.
I primi di ottobre del 2011 ho incontrato alcuni insegnanti, tra cui la prof.ssa Rosa Maria Agliata della Scuola Secondaria di 1° grado “E. Filippini” di Cattolica che ha lavorato alla realizzazione del progetto con tre classi della scuola media, I E, II F e III E, ragazzi dagli 11 ai 13 anni.
Di che cosa si tratta quando si parla di tasse
L’insegnante in classe ha iniziato con la lettura e il commento del libro insieme con gli allievi. Il punto di partenza era costituito dalle domande che i bambini avevano posto nel corso delle esperienze svolte a Roma e Torino, come riportate nel libro.
Dopo numerosi incontri settimanali, sviluppatisi per circa due mesi, gli allievi erano ormai consapevoli “di che cosa si tratta quando si parla di tasse” e in grado di cogliere i molteplici e complessi aspetti della tassazione. In particolare, la discussione si è concentrata sulla giustificazione delle tasse, sull’evasione, sulla spesa, sulla buona e sulla cattiva amministrazione e attraverso questo su nozioni, così inerenti alla tassazione, quali diritti e doveri, libertà, giustizia, eguaglianza, comunità, ordinamento, costituzione, legge, governo, bene comune, pluralismo. Risultava evidente come sui diversi temi vi fossero o si formassero differenti opinioni.
Il bruco, il ramo e la farfalla
Fatemi essere il vostro ramo.
Il bruco è un insetto insignificante che si appoggia al ramo perché ha bisogno di un attacco solido per cambiare e trasformarsi in farfalla, così vuole essere il mio programma.
Un’allieva della Scuola Sec. di 1° grado
“E. Filippini”, Cattolica
A un certo momento è nata l’idea di procedere all’elezione del governo. Si è chiesto, così, agli allievi di presentare le candidature e a ogni candidato di formulare un programma sui seguenti punti: “La tassazione”, “Il corretto adempimento e l’evasione”, “La spesa”, “La corretta amministrazione della spesa e la corruzione”, da esporre e da sottoporre al voto a scrutinio segreto con l’elezione del governo di 5 componenti, tra i quali il capo. Il governo, così eletto, era tenuto a presentare il programma da illustrare in classe.